Exeresi di xantomi cutanei
Per l’exeresi di xantomi cutanei a sud di Verona, affidati al Servizio di Chirurgia Ambulatoriale del Centro Medico Horizon
Se ti è stato diagnosticato uno xantoma cutaneo, probabilmente ti sei chiesto se rimuoverlo è necessario, come si può fare e, soprattutto, se fa male, soprattutto quando la lesione è in una zona visibile come le palpebre o il viso.
Per fortuna oggi, grazie a tecniche mini-invasive come la chirurgia al plasma, possiamo intervenire in modo efficace, preciso e con risultati estetici molto soddisfacenti.

Dr.ssa Margherita Fadda Blattner
Dermatologo
A cosa serve l’exeresi di uno xantoma?
Gli xantomi cutanei (in particolare gli xantelasmi, che compaiono spesso sulle palpebre) sono piccole lesioni giallastre dovute all’accumulo di grassi nel derma, generalmente collegate ad alterazioni del metabolismo lipidico. Non sono pericolosi, ma tendono a crescere nel tempo, a diventare più visibili, e per molti pazienti rappresentano un fastidio estetico importante.
L’intervento di exeresi serve a:
- rimuovere completamente la lesione;
- prevenire la sua crescita o recidiva;
- migliorare l’aspetto estetico del viso, in particolare nella zona perioculare.
Non è solo una questione di estetica: spesso, togliere uno xantoma vuol dire recuperare sicurezza in sé stessi e sentirsi di nuovo a proprio agio nello sguardo degli altri.
È dolorosa?
Una delle prime cose che rassicuro ai miei pazienti è che no, non è un trattamento doloroso. La zona viene anestetizzata localmente, e l’intervento avviene in assoluto comfort. Durante la seduta si può avvertire un leggero calore o pizzicore, ma è una sensazione del tutto sopportabile. Anche il post-trattamento è generalmente ben tollerato: può esserci un po’ di rossore o gonfiore, che scompaiono in pochi giorni.
Quando è indicata l’asportazione?
Consiglio di intervenire nei seguenti casi:
- la lesione è in crescita o si è modificata nel tempo;
- c’è disagio estetico, specie se lo xantoma è sul viso o vicino agli occhi;
- ci sono recidive dopo precedenti trattamenti;
- il paziente desidera una soluzione definitiva e poco invasiva.
È importante sapere che la chirurgia al plasma non è solo una soluzione estetica, ma anche funzionale e preventiva, perché rimuove lo xantoma in modo selettivo, riducendo il rischio di ritorno.
Come funziona la chirurgia al plasma?
La chirurgia al plasma (o “plasma exeresi”) è una tecnica innovativa che sfrutta l’energia del plasma per vaporizzare in modo selettivo e controllato il tessuto da rimuovere, senza toccare i tessuti sani circostanti.
Ecco cosa avviene in pratica:
- Visita preliminare: valutiamo insieme la lesione, la sua localizzazione e il tuo stato di salute generale.
- Anestesia locale: una piccola iniezione o crema anestetica per rendere la zona insensibile.
- Trattamento: con un dispositivo portatile specifico, il plasma agisce sulla superficie dello xantoma, rimuovendolo con estrema precisione.
- Fase post-operatoria: si applica una pomata e una medicazione protettiva. Nei giorni successivi si formerà una piccola crosticina, che cadrà spontaneamente lasciando la pelle in guarigione.
L’intervento dura circa 20-30 minuti, non richiede punti di sutura e può essere svolto in ambulatorio, senza ricovero.
Ci sono controindicazioni?
Il trattamento di exeresi di xantomi cutanei si avvale della chirurgia al plasma che è generalmente sicura e ben tollerata, ma ci sono alcune condizioni in cui è meglio valutare con attenzione:
- infezioni attive nella zona da trattare;
- disturbi della coagulazione o uso di anticoagulanti (va valutato caso per caso);
- pelle molto abbronzata o fototipi scuri, per il rischio di alterazioni pigmentarie temporanee;
- gravidanza o allattamento, per precauzione.
Durante la visita vengono raccolte tutte le informazioni sullo stato di salute del paziente per stabilire la sicurezza del trattamento.
L’exeresi di xantomi cutanei con Horizon
Per l’exeresi di xantomi cutanei, affidati al Servizio di Chirurgia Ambulatoriale del Centro Medico Horizon.
Fonti Bibliografiche
Xanthomas: clinical and pathophysiological relations – Zak A, Zeman M, Slaby A, Vecka M. Xanthomas: clinical and pathophysiological relations. Biomed Pap Med Fac Univ Palacky Olomouc Czech Repub. 2014 Jun;158(2):181-8. doi: 10.5507/bp.2014.016. Epub 2014 Apr 29. PMID: 24781043.